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ho passato una vita
cancellando ogni traccia
perché mi si potesse vedere
per come sono realmente.
ho dimenticato,
rimosso
ripulito i miei occhi.
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oggi,
con la lama smussata
di uno scalpello
disseppellisco reperti
in una stanza d’albergo.
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a chi appartennero?
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il ferro dorato,
in cui un tempo fui chiuso
ancora mi accoglie
invitandomi al volo.
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[P.B., 3/1/2021]