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Trovammo il marmo che fu soglia
e tutto tacque:
a te il grido, la parola
obliqua che pende
dal nome: a te quanto
i cieli crollati nel fiore rivelano.
Che la voce redima le vertigini
tra verso e precipizio, che annunci
la crepa nella sfera che ci strazia.
Accolto da una lingua questo verbo
benedica l’avvenire e lo devasti.
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[Mattia Tarantino, da Fiori estinti, Terra d’ulivi edizioni, 2019]
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Questo giovane poeta promette grandi cose.
P.
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Immagine di copertina: Elio Scarciglia