Se capissi il dono
del tuo mancare,
non alzerei
polveri inutili
né strida di corvi.
Nemmeno ti sottoporrei
all’incessante gocciolio
del mio peso.
Mi dileguerei per le stanze
ingombrandole
di baci e carezze
che non sempre so dare.
[I.P., 6/5/2020]