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non so se le cose andassero veramente bene.
è forse un’illusione.
allora, vivevo una forma di cecità.
e adesso ancora, non leggo il presente.
è forse un rifiuto.
amo immergermi nel ricordo
vivere nostalgie
attraversare il tempo
elencando le verità del poi.
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[P.B., 25/11/2022]
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Foto di copertina: Gianluca Fretti
modellare un’illusione
assumerla all’unica realtà
sopportabile
constatare la propria cecità
voluta
amata
lucida
I ricordi avvolgono e straziano
confondono e colmano
resta solo la verità del guscio
del tempo attraversato
dai nostri sogni.
Conosciamo il luogo del
presente
solo per impedirgli di
distruggere il nostro futuro
inventato.
Ecco. Questa è la poesia che avrei voluto scrivere.
Grazie, Enzo. Se non ti dispiace, le tue parole, il tuo sentire avranno uno spazio dedicato su questa pagina.
Leggerti, mi ha anche permesso di capire e migliorare ciò che avevo scritto.
P.
Sai bene che leggo moltissimo ovunque ma commento ormai pochissimo: non so più spiegarmene il motivo. Quando incontro un filo che si intreccia in modo perfetto a ciò che non ho scritto ma sentito profondamente in me è una sorta di miracolo “intellettuale”. In quel caso scrivo ed è esattamente ciò che è successo qui. Uno spazio dedicato a me? Mi fai troppo onore credimi, ma se vuoi posso solo ringraziarti…Non so come dirlo ma…vi sono momenti mentali, emozioni che due esseri umani scrivono assieme, senza saperlo e forse non lo sapranno mai. Se si incontrano la letteratura è di entrambi, perfettamente mescolata in un unicum. Quindi io non ho tanti meriti, noi siamo solo una occasione non sprecata. E non è poco.
… un’occasione non sprecata…
Grazie per le tue parole e per essere riuscito a dire così bene un’emozione così delicata e profonda, che condivido.
Il passato è un’esca succulenta, a cui non so resistere.
Resto impigliata all’amo, divoro golosa il mio pasto; il sapore dolce dell’inganno è irresistibile.
L’uncino è nascosto nella morbida delizia della nostalgia. Quando mi aggancia le labbra è ormai troppo tardi. La carne si lacera. La bocca si riempie del sangue dei ricordi.
Il passato è verità. E verità inventata.
Il presente non è che un participio futuro, è divenire che si fa sostanza istante dopo istante, nutrendosi di ogni secondo.
Il presente è la vita che sfugge a qualsiasi altra definizione.
E il futuro ha la saggezza di chi sa non sapere.
Il futuro è l’incognita non calcolabile, il caso, la fortuna cieca, le scelte, i sogni, il desiderio.
Ancora una volta e per sempre tutto quello che vive dopo l’ultima pagina.
Bellissime immagini, così vere! Direi; parole sante. Questa è la nostra mente, questo è il modo in cui, se non tutti, molti di noi attraversano e ingannano se stessi e il tempo.
” attraversare il tempo
elencando le verità del poi.”
… mescolare passato e presente, regalarsi verità, menzogne, ipotesi e sospiri. Siamo contemporaneamente il tempo trascorso e un’immagine sul poi.
Delicato, come sempre. Bravo tu
Grazie del passaggio e del pensiero, Tati.
Sempre bello ritrovarti qui.