Vivo come un’eccedenza

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Vivo come un’eccedenza

sono in più.

In questo spazio aperto di vertigini irrisolte

il mio corpo rovina greve.

Brama di riposare dentro al ventre da cui fu espulso.

Con tutto il suo essere spinge di nuovo verso l’eclissi,

sfugge la sfiducia di abbracci persi e calore mancato.

Cerca una quadra,

un breve incanto.

Ma non può che sagomarsi a ciò che il reale gli preme addosso.

e quel che più lo sconcerta è la libertà

scambiata per camicia di forza.

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[I.P., 14/07/2021]

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Immagine di copertina: Le grotte dell’Etna, di Francesco Platania

7 thoughts on “Vivo come un’eccedenza

    • Verità complesse e soggettive, difficili da comprendere e commentare. Si possono vivere o osservare. Ma sono d’accordo. La prigione del reale che ci circonda o dell’immagine che ne costruiamo nella nostra testa può renderci difficile il vivere.

    • Vorrei avere 20 di meno per poter saltare, per poter osare, per ricominciare; ché poi si vede come va! E quella camicia di forza mentale vederla sgretolare, e prendere tutto a piene mani e ricongiungermi a rapporti autentici liberi da sovrastrutture. Dire quello che sento senza pre -occuparmi delle conseguenze. Fresca come il mare, libera come il vento ,profumata come la terra e viiva come il fuoco. Ci credo ancora in quella libertà.
      tiZ

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